Rive Volume II
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Backstage
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Guida brano per brano
1. Madre Terra
Madre Terra
Ho sempre provato sensazioni indescrivibili davanti ai tramonti, davanti a quegli orizzonti infuocati del sud, oltre le colline, là dove si ha l’impressione che ci sia un posto che aspetta noi da sempre. Nei campi seminati dove correvo da bambino e nei vigneti d’inverno dove mi fermavo per riempire i polmoni di erba e di frasche bruciate. Lì mi sentivo vivo, mentre qualcosa nel petto scalciava e iniziava a gonfiarsi come una vela pronta a fare il suo lavoro. Questa canzone è un augurio affinché quel bambino, presente in tutti noi con storie diverse da narrare, non vada mai perduto.
Ascolta2. Il mio cuore
Il mio cuore
Seduti al bancone di un pub davanti al secondo giro di birra, le persone trovano spesso nell’anonimato una spinta irrefrenabile all’espansione. Cosi un dialogo inaspettato tra due sconosciuti con qualche anno di differenza diventa una vera e propria riflessione sui sentimenti e su quello che il cuore vuole davvero. Arricchito dalla presenza dei Modena City Ramblers e dalla poetica di Valerio Grutt il brano si propone di lasciare un messaggio di vita da vivere senza troppe domande "tanto poi nessuno sa la verità".
3. Herman Hesse
Herman Hesse
Una dedica al grande scrittore e forse ancor più al suo "Narciso e Boccadoro", libro che ha segnato profondamente il percorso dell’artista ed al quale si sente grato. Anche qui si trova un’ode alla terra e alla campagna; le immagini presenti nella canzone sono un invito al viaggio e al perpetuo camminare in cerca di nuove sensibilità, nuovi stimoli e nuovi orizzonti che rendano la vita un vaso traboccante. Le soste nei granai e gli incroci di vite con i contadini, la curiosità per ogni mestiere, i fiori regalati alle signore e le risse nelle locande a tarda sera. Ma ciò che rende attuale questa canzone e che, al di là dello spazio tempo in cui è collocata, parla di un mondo che è da sempre abitato da quella rara specie di animi gentili e combattuti, di cuori delicati e "avvelenati dalla bellezza" che quando è tanta può far davvero male. Addio addio Hermano, lasciati guidare dal tuo cuore e mai nessun rimpianto, oltre l’ultima pagina vediamo cosa c’è perchè il libro finisce ma ciò che ti lascia dentro è un viaggio che inizia.
4. La giostra
La giostra
Quando si è molto giovani la naturale tendenza è quella di guardare avanti, verso un mondo che è tutto in divenire, che entusiasma ma che spaventa al tempo stesso. Si pensa a come sarebbe la vita se… e spesso questa moltitudine di possibilità crea un’ansia che è però sorretta da grandi energie, proprio come un "cavallo selvaggio" che ha bisogno di correre anche senza una direzione precisa. Andando anche di poco avanti con l’età guardare indietro diventa un’abitudine, come ad andare a curiosare nella persona che eri scoprendo tante piccole cose di te che non guardavi con gli stessi occhi a quel tempo. Questa canzone vuole essere uno sprono a partire senza pensarci troppo, con uno zaino pieno di "acqua e di fuoco" in modo da poter spegnere un incendio se dovesse servire o accendere un fuoco quando la desolazione porta il freddo nel cuore. Buttarsi in qualcosa che si avverte come un’urgenza è un’espressione pura di vita, guidare la tua nave anche se "tremeranno le mani", un’azione necessaria a definire chi sei e tutta la ciclicità degli eventi, grazie alla quale anche alcuni significati dati per seppelliti tornano indietro. È una "giostra da vivere" senza dimenticare di sorridere.
5. Con gli occhi al cielo
Con gli occhi al cielo
L’esempio in cui la terra può essere una madre contesa o un posto da dover abbandonare amaramente. In questo brano la guerraè raccontata in una serie di immagini vivide che l’artista riesce a far vedere con grande sensibilità attraverso una cucitura simbiotica con la melodia. Davanti alla disperazione, un padre cerca dentro alle macerie e una madre porta al naso un maglioncino "dove c’è il suo odore". E qualcuno vede Dio camminare per la strada ma non riesce a domandargli il perché, a qualcun altro pare di vederlo intorno al fuoco ad asciugare il volto di chi non può stare "con gli occhi al cielo".
6. Puoi svegliarti felice
Puoi svegliarti felice
Il brano nasce pensando a un personaggio stanco della sua routine ma comunque ancorato ad essa. Il caso non lo aiuta neanche quando si pone dei buoni propositi come “sorridere a tutti “ poiché viene anticipato da un senzatetto che di certo ha meno ragioni di lui per essere felice. Così in una sottospecie di catarsi tragicomica il personaggio della canzone scopre che fischiare è un semplice metodo per esorcizzare le avversità della vita, e continua a fischiare anche quando viene licenziato. Il mantra che si ripete è "puoi svegliarti felice anche se...", poiché capisce che è sempre un'opzione possibile..
7. L'altopiano
L'altopiano
Una celebrazione della terra natia, ill magnifico altopiano della Sila e della sua incredibile bellezza. Ciò che ci regala il ricordo di un posto del cuore non è solo la sua fotografia ma l’oceano di sensazioni che ci avvolge pensando ad esso. Per questo, un pò come se fosse un rifugio, l’immagine vivida del lago Arvo accarezzato dal vento di settembre dona a questa canzone una sensazione di libertà e di dolce malinconia.
8. Aria
Aria
A volte davanti alla primavera la mente sembra rallentare la sua corsa avvolgendoti in quel tepore che invade il naso e lo stomaco attraverso odori indescrivibili. Ci viene restituito il fascino dello stupore e in quei momenti “come è bello ascoltare tutto quello che il vento ha da raccontare, ogni rumore dell’aria, dell’anima". E’ quasi come appena prima di addormentarsi, il passato torna a galla quieto e si fa pace coi ricordi anche se i nostri cuori sono a largo e nessuno sembra venire a riprenderci. Ci si sente soli e unici ma si comprende anche che c’è qualcun’altro nel mondo che sa cosa stai provando.
9. Sulla strada
Sulla strada
I chilometri che passano e la mente che si perde guardando fuori dal finestrino, ricordi quando sei partito? Tornare a casa ti creava le stesse sensazioni che provi in questo momento? C’è un tempo in cui il posto dove siamo nati e vissuti può prendere le sembianze di una prigione. Gli uccelli d’altronde ci insegnano che lasciare il nido al momento giusto è fondamentale per lo sviluppo e la crescita interiore, ma ci sono rondini che tornano ogni anno nello stesso periodo nel medesimo posto e persone che scoprono la preziosità di un luogo o di una famiglia solo dopo esserne stati lontani. Ogni lavoratore o studente fuori sede può ritrovare in questo brano qualche piccola emozione o qualche piccolo pensiero che a volte ha accompagnato il suo viaggio mentre percorreva la strada verso casa.
10. La Terra dei miei Figli
La Terra dei miei Figli
“La Terra dei miei Figli" è ispirato a una storia vera, al sogno di un padre e di una madre rivolto ad una vita libera, in armonia con il duro lavoro, l’alternarsi delle stagioni, gli animali e la saggezza della natura in tutta la sua maestosa bellezza. Il taglio folk vigoroso e melanconico, reso tale anche grazie alla presenza di colonne portanti del folk italiano come Cisco e Fry, accompagna attimi di quella preziosa avventura rimasta ora nelle mani dei propri figli come una fiaccola accesa nella notte, quella notte che “prima o dopo passerà" mentre il vento corre ed il tempo sorride ai ricordi anche quando la mancanza trascina il cuore in mezzo alla tempesta.
11. La tua parte migliore
La tua parte migliore
Ci sono giorni in cui un raggio di sole sembra non riuscire a farsi breccia tra le nuvole. Ma ci sono anche giorni in cui i mali diventano pesci che schizzano fuori dall’acqua al tramonto. È una certezza quella secondo cui la bellezza in tutte le sue forme, malinconia inclusa, deve guidarci sempre. Come lei che se n’è accorta ed è venuta a parlarti, poi ti ha soffiato sul cuore e ti ha fatto capire dov’era la tua parte migliore.
12. Lucy
Lucy
Il tema dominante è di un lui che si rivolge a una lei che la vita gli ha strappato troppo presto dalle braccia. Lucy gli diceva di non aver paura e di affrontare quello che verrà sapendo che il loro amore sarebbe stato per sempre. “Un giorno rivedrò i tuoi occhi attraversando la notte. Mi hai detto di non aver paura, ma ora che è arrivata la primavera e tutto si colora mentre le persone raccolgono fiori e si sorridono complici, tu non sei più con me e non puoi sentire il profondo solco che la solitudine ha scavato nel mio cuore, perché la parola felicità l’ho scoperta con te."
13. Song for Rebeca
Song for Rebeca
L’amore si esprime anche attraverso il silenzio, celebrando soltanto con gli occhi qualcosa o qualcuno che è in grado di far sbocciare in te una profonda sensazione di felicità. Può diventare dolce anche annegare se si tratta di annegare nell’amore “now that i drowned in your love". E da qui la semplicità di prendere con naturalezza una via insieme, compagni di viaggio a prescindere da quanto tempo durerà. Basta prendersi per mano e andare “that’s all preatty baby, i wanna take your hand and go".